Dopo una gestazione di un anno e mezzo anche la Spagna è oramai sul punto di dotarsi di una formale strategia di sicurezza nazionale.
Qualche giorno fa il documento strategico, elaborato da una commissione diretta da Xavier Solana, è stato sottoposto al Consejo de Defensa Nacional – grossomodo l'equivalente del nostro Consiglio Supremo di Difesa -che lo ha approvato.
La Strategia non è stata ancora pubblicata (deduco perchè si attende l'approvazione finale da parte del Governo) ma sulla stampa spagnola circolano informazioni riguardo al suo contenuto.
Nel documento di 90 pagine vengono individuate nove specifiche minacce alla sicurezza spagnola tra le quali: terrorismo, proliferazione delle armi di distruzione di massa, conflitti armati, minacce dal cyberspazio, vulnerabilità energetica, insicurezza economico-finanziaria, flussi migratori incontrollati, rivendicazioni territoriali e catastrofi naturali. Il documento, inoltre, dovrebbe indicare le misure atte a prevenire/mitigare tali minacce.
Ciò che mi preme sottolineare, però, è che anche la Spagna prevede la creazione di un consiglio di sicurezza nazionale. Riporta El Pais, infatti, che la commissione presieduta da Solana ha proposto di superare la frammentazione, la duplicazione e la sovrapposizione delle funzioni governative in materia di sicurezza attraverso la creazione di un Consejo Español de Seguridad (CES). Tale organo interministeriale sostituirà l'esistente comitato permanente per la gestione delle crisi, le cui prestazioni sono state valutate come inadeguate, e dovrebbe avere una composizione flessibile in modo che alle riunioni siano convocati, di volta in volta, solo i ministri competenti.
Dal CES dovrebbero anche dipendere una serie di comitati interministeriali specializzati su singole aree ed una struttura di staff. Quest'ultima, da quanto leggo, sarebbe collegata funzionalmente al Departamento de Infraestructura y Seguimiento de Situaciones de Crisis della Presidenza del Consiglio spagnola.
Sembra quindi che la Strategia di sicurezza spagnola confermi le tendenze già evidenziate in precedenza: un documento sostanzialmente incentrato su una procedura di risk assessment di tipo strategico, una centralizzazione/integrazione del processo decisionale che passa attraverso la creazione di un comitato interministeriale per la sicurezza nazionale adeguatamente assistito da un organo di staff.
Attendo di leggere il documento per capire meglio.