Dal primo luglio il Governo francese ha reso operativo il nuovo Servizio di Intelligence interna, la Direction Centrale du Renseignement Interieur (DCRI).
Il DCRI nasce dalla fusione dei due principali organi di intelligence del Ministero dell’Interno: i Renseignements Généraux e la Direction de Surveillance du Territoire (DST).
Secondo Intelligence Online la nuova Direzione dovrebbe disporre di circa 3.300 uomini (di cui 2.500 operativi) e, organizzativamente, dovrebbe essere strutturata su otto dipartimenti (tra cui contro-terrorismo, anti-eversione e contro-ingerenza).
In particolare, uno di questi dipartimenti sembra destinato ad occuparsi delle operazioni all’estero, il che renderebbe la DCRI una sorta di "FBI francese" (come è stata già definita da alcuni commentatori) e la metterebbe in potenziale "rotta di collisione" con il Servizio estero, la DGSE, alle dipendenze del Ministero della Difesa.
A capo del nuovo Servizio è stato messo l’ex direttore della precedente DST il prefetto Bernard Squarcini, detto "Lo squalo".
Più in generale si può dire che Sarkozy sta procedendo nella ristrutturazione del sistema di sicurezza francese che, come enunciato recentemente nel Libro Bianco, prevede tra le altre cose un rafforzamento degli apparati e della "funzione intelligence".